Nei prossimi tre anni si prevedono 100mila posti in meno nella Scuola. E' quanto si legge su La Tecnica della Scuola del 17.6.2008.
La previsione è scritta nel provvedimento finanziario che il ministro Tremonti sta per presentare alla riunione di Governo di domani. L'operazione, però, sembra difficoltosa e forse si dovranno rivedere gli ordinamenti della scuola superiore.
Il taglio di cattedre ci sarà: si parla di 90-100 mila posti in meno che andranno ad aggiungersi alla riduzione di 47 mila posti previsto dalla legge finanziaria per il 2007.
Questo significa che le immissioni in ruolo sono sempre più a rischio e le 25mila assunzioni di cui si discuteva tra l'ex ministro Fioroni e Padoa Schioppa rischiano di diventare ora un obiettivo irraggiungibile.
Anche perché il rientro rispetto alle previsioni di risparmio della finanziaria 2007 è ormai fuori discussione e non potrà in nessun modo essere raggiunto mediante ulteriori tagli ai fondi che il Ministero trasferisce alle scuole. Ma come sarà possibile tagliare altri 90-100mila posti nei prossimi tre anni? L’ipotesi più probabile è che si arrivi velocemente a una revisione degli ordinamenti della secondaria di secondo grado con l’obiettivo di ridurre drasticamente sia le materie sia le ore di insegnamento.
L’altra possibilità è che si intervenga sulla durata delle ore di insegnamento: da 60 a 50 minuti (è ormai prassi in molte scuole superiori!) La ministra (lo so che suona male, ma mi ha convinto a usare il termine al femminile Valeria Della Valle, docente di lessicografia e lessicologia alla Sapienza di Roma, nel suo libro "Il nuovo salvalingua" Sperling & Kupfer editore, che consiglio di leggere) Gelmini potrebbe stabilire che la riduzione è lecita ma a condizione che i 10 minuti non fatti, vengano utilizzati comunque per il completamento delle cattedre. Ci sarà anche qualche stretta anche sul tempo prolungato nelle scuole medie attraverso una verifica accurata delle condizioni che rendono necessario e possibile l’ampliamento orario.
Nella scuola primaria sarà possibile recuperare qualche migliaia di posti sulle cattedre di lingua inglese (benchè gran parte di questo “recupero” sia già previsto dalla Finanziaria del 2007).
Quello che è certo è che ridurre di 100mila posti gli organici della scuola non sarà un’operazione facile, nemmeno per Brunetta e Tremonti.
La previsione è scritta nel provvedimento finanziario che il ministro Tremonti sta per presentare alla riunione di Governo di domani. L'operazione, però, sembra difficoltosa e forse si dovranno rivedere gli ordinamenti della scuola superiore.
Il taglio di cattedre ci sarà: si parla di 90-100 mila posti in meno che andranno ad aggiungersi alla riduzione di 47 mila posti previsto dalla legge finanziaria per il 2007.
Questo significa che le immissioni in ruolo sono sempre più a rischio e le 25mila assunzioni di cui si discuteva tra l'ex ministro Fioroni e Padoa Schioppa rischiano di diventare ora un obiettivo irraggiungibile.
Anche perché il rientro rispetto alle previsioni di risparmio della finanziaria 2007 è ormai fuori discussione e non potrà in nessun modo essere raggiunto mediante ulteriori tagli ai fondi che il Ministero trasferisce alle scuole. Ma come sarà possibile tagliare altri 90-100mila posti nei prossimi tre anni? L’ipotesi più probabile è che si arrivi velocemente a una revisione degli ordinamenti della secondaria di secondo grado con l’obiettivo di ridurre drasticamente sia le materie sia le ore di insegnamento.
L’altra possibilità è che si intervenga sulla durata delle ore di insegnamento: da 60 a 50 minuti (è ormai prassi in molte scuole superiori!) La ministra (lo so che suona male, ma mi ha convinto a usare il termine al femminile Valeria Della Valle, docente di lessicografia e lessicologia alla Sapienza di Roma, nel suo libro "Il nuovo salvalingua" Sperling & Kupfer editore, che consiglio di leggere) Gelmini potrebbe stabilire che la riduzione è lecita ma a condizione che i 10 minuti non fatti, vengano utilizzati comunque per il completamento delle cattedre. Ci sarà anche qualche stretta anche sul tempo prolungato nelle scuole medie attraverso una verifica accurata delle condizioni che rendono necessario e possibile l’ampliamento orario.
Nella scuola primaria sarà possibile recuperare qualche migliaia di posti sulle cattedre di lingua inglese (benchè gran parte di questo “recupero” sia già previsto dalla Finanziaria del 2007).
Quello che è certo è che ridurre di 100mila posti gli organici della scuola non sarà un’operazione facile, nemmeno per Brunetta e Tremonti.
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