mercoledì 11 giugno 2008

Fuga dai licei - Senza debiti é più difficile!


Su Il Corriere della Sera del 10 giugno, Giulio Benedetti, fa un primo bilancio dei corsi di recupero e della questione dei debiti da sanare entro agosto/primi di settembre. Ovviamento il bilancio definitivo potrà essere fatto solo dopo la conclusione delle prove di verifica che sanciranno l'esito positivo o negatico di detti corsi. Ma alcune considerazioni possono essere fatte già ora poiché i corsi, sebbene non abbiano ancora prodotto nessuno degli esiti che ci si auspica possano esserci, un risultato lo hanno già prodotto. Le prime stime dicono che due studenti su dieci sono rimandati e che si assiste a una fuga verso le scuole private per evitare i corsi di recupero.
I presidi annunciano che sono in aumento i bocciati nei licei e che gli abbandoni sono in crescita.
Si assiste a una "Fuga dai licei verso scuole private e diplomifici per evitare la verifica obbligatoria dei debiti. Richiesta di asilo a scuole meno complicate: dagli scientifici ai tecnici, dai tecnici ai professionali. Abbandono dei professionali per i corsi regionali" Aumentono i bocciati e il 15-20% sarà rimandato o, meglio, ci sarà un «sga», "una nuova sigla che sta per giudizio di ammissione sospeso. In queste ore i collegi dei docenti l'annotano a fianco di nomi di decine di migliaia di ragazzi, per una, due, anche tre materie. Ai primi di settembre le verifiche, seguite da ammissione all'anno successivo, ma senza debiti" E' quanto ha voluto Fioroni e quanto approvato anche dal successore Gelmini.
L'articolo prosegue affermando che
"un cambio di rotta c'è stato". La conferma arriva dal vicepresidente dell'associazione nazionale presidi, Mario Rusconi: «Nel mio liceo, lo scientifico "Newton" di Roma, abbiamo in media 4 "sga" per classe, un aumento del 30 per cento dei bocciati e un raddoppio dei ragazzi che, vista la mala parata, si sono trasferiti per tempo in diplomifici - non in scuole paritarie religiose o laiche dove valgono le stesse regole - nella speranza di recuperare l'anno". Francesco Pezzuto dirigente dello scientifico "Kennedy" di Roma sostiene che "
Tra dicembre e febbraio ha lasciato la scuola il doppio degli studenti rispetto all'anno precedente, quando il trascinamento dei debiti non era in discussione». Al classico «Giulio Cesare», liceo blasonato della capitale, aumento dei respinti in quinto ginnasio. «Ma i genitori — dice la preside Carla Sbrana — hanno finalmente capito che è meglio fermare i figli per un anno piuttosto che trascinare i debiti».
Al tecnico «Trafelli» di Nettuno, provincia di Roma, hanno cambiato scuola ben 50 alunni, pari al 5 per cento. «Troppe materie, troppe ore: non se la sono sentita», dice il preside Alfio Crupi. Trenta studenti su 900 sono andati via dal classico «Dante Alighieri» di Roma per trasferirsi nei diplomifici, denuncia il dirigente Maurizio Cesari. «Si sono ritirati in tanti— dichiara Antonietta De Angelis, preside del professionale di Anzio, un tipo di scuola che rappresenta l'ultima frontiera — Alcuni hanno addirittura abbandonato. Si tratta di un'utenza debole che non può utilizzare il mercato privato. La fuga è stata compensata da un forte aumento di ragazzi provenienti da licei scientifici».
Abbandoni in crescita e transfughi degli scientifici in aumento anche al professionale romano «Cattaneo». Si assiste a un ri-orientamento da parte dei ragazzi, dopo aver verificato di persona la fallacità di scelte poco meditate. E quasi certamente altri cambiamenti di corso avverranno a settembre, promossi o bocciati.

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