"L'idiozia razzista é diffusa e attraversa la società a tutti i livelli, qualificandosi in primo luogo per il linguaggio usato. Gli effetti sono devastanti." Lavorando sul bestiario quotidiano cui siamo sottoposti da giornalisti e politici, Giuseppe Faso nel suo "Lessico del razzismo democratico - Le parole che escludono", dimostra la debolezza culturale e la violenza di tante affermazioni stereotipate alle quali ormai siamo assuefatti. Le parole, come le banconote, restano intrise dall'uso che se ne fa e dal significato comune che a esse attribuiamo. In questo libro, che é un dizionario del razzismo moderno, l'autore cerca di decriptare un linguaggio diffuso che fa sempre più leva sulla superficialità, sulla strumentalità e la demagogia con cui vengono presentati alcuni fenomeni sociali complessi. Attraverso la scoperta delle mistificazioni e dell'uso strumentale delle parole che compongono il discorso pubblico, possiamo cercare di evitare il totale imbarbarimento delle relazioni sociali. Tutti dobbiamo impegnarci per decostruire e denunciare un linguaggio razzista; é una responsabilità di ognuno di noi. Solo così possiamo opporci al radicamento di una cultura discriminatoria e escludente, perché ci si possa VERGOGNARE e INDIGNARE ancora davanti a fatti come l'uccisione del ragazzo veronese di qualche tempo fa e perché il razzismo, le discriminazioni e la barbarie non trovino radicamento nella nostra cultura e nella nostra società. Giuseppe Faso, Lessico del razzismo democratico - Le parole che escludono, Derive-Approdi
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