Venerdì 9 maggio 2008 alle ore 17.45
presso l’ Auditorium in via Gobbi 19 a Favaro Veneto
Convegno su Don Lorenzo Milani
Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore e l'animatore della famosa scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di scuola a tempo pieno espressamente rivolto alle classi popolari. I suoi progetti di riforma scolastica e la sua difesa della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono nelle opere Esperienze pastorali, Lettera a una professoressa e L’obbedienza non è più una virtù (questi ultimi due testi scritti insieme con i suoi ragazzi di Barbiana), nonché una serie importantissima di lettere e articoli.
A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e anche da una parte di quelle religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta ancora oggi una grande testimonianza di fedeltà nelle sua scelta di essere dalla parte degli ultimi.
Don Milani, secondo padre Ernesto Balducci, “ha scelto la via della rottura per aggredire il mondo degli altri e far nascere nella coscienza di tutti noi, prelati, preti, professori, comunisti, radicali e giornalisti, il piccolo amaro germoglio della vergogna”
Nel libro "Lettera ad una professoressa", giunge a rivoluzionare completamente il ruolo di educatore, denunciando la natura classista dell’istituzione scolastica italiana e proponendo nuovi obiettivi e nuovi strumenti che potessero concretamente andare incontro ai bisogni dei ceti meno privilegiati.
A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e anche da una parte di quelle religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta ancora oggi una grande testimonianza di fedeltà nelle sua scelta di essere dalla parte degli ultimi.
Don Milani, secondo padre Ernesto Balducci, “ha scelto la via della rottura per aggredire il mondo degli altri e far nascere nella coscienza di tutti noi, prelati, preti, professori, comunisti, radicali e giornalisti, il piccolo amaro germoglio della vergogna”
Nel libro "Lettera ad una professoressa", giunge a rivoluzionare completamente il ruolo di educatore, denunciando la natura classista dell’istituzione scolastica italiana e proponendo nuovi obiettivi e nuovi strumenti che potessero concretamente andare incontro ai bisogni dei ceti meno privilegiati.
Lettera a una professoressa è il libro più noto di Don Milani ed é stato scritto dai ragazzi della scuola di Barbiana sotto la sua regia.
"Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati" Da Lettera a una professoressa
"Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego". Da Lettera ai giudici
Note biografiche su don Lorenzo Milani a questo link:
http://www.barbiana.it/
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito della Treccani Scuola che presenta un ricco e interessante dossier su Don Milani:
http://www.treccani.it/site/Scuola/Zoom/donmilani/scuola_zoom.htm
1 commento:
Grazie per questa segnalazione. Anna, Mestre
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