Per capire come migliorare l'apprendimento della scienza, la Fondazione Cariplo ha coordinato una ricerca, durata due anni, che ha coinvolto più di 1.500 insegnanti e circa 35.000 studenti della Lombardia e la conclusione é stata che si può migliorare coinvolgendo i ragazzi emotivamente attraverso una didattica meno formale, più divulgativa e laboratoriale.
Certe volte la ricerca dimostra cose ovvie, ma non sempre messe in pratica: come quella che agli studenti fa bene essere emotivamente coinvolti nello studio perché migliora le performance di apprendimento. Il progetto, chiamato “Est-Educare alla Scienza e alla Tecnologia” e presentato in aprile a Milano durante il convegno “Questa è Scienza!”, ha fatto emergere in modo inequivocabile come la comprensione delle materie scientifiche aumenti quando gli studenti "sono coinvolti in attività didattiche entusiasmanti" e per realizzare questo tipo di situazione gli insegnanti hanno utilizzato una didattica meno formale, più divulgativa e laboratoriale.
Una sperimentazione che ha prodotto davvero ottimi risultati: nei due anni di attuazione del progetto gli insegnanti hanno intatti riscontrato il maggiore interesse degli studenti attraverso un sensibile miglioramento delle loro competenze acquisite. Si è raggiunto, in pratica, il massimo risultato.
La bontà dell’iniziativa ha permesso inoltre la nascita di ben 25 musei in rete, oltre che l’avvio di una serie di laboratori specifici su diverse tematiche che vanno dalla biodiversità alla botanica e all'energia.
Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo - ha affermato: "Non vogliamo ragazzi annoiati che passano passivamente le loro giornate davanti alla tv e ai videogiochi. Vogliamo ragazzi brillanti e interessati alla scuola: il progetto ha smentito l'immaginario collettivo che indica gli insegnanti come persone demotivate". E anche degli studenti disinteressati alla scienza, "ma è necessario che i ragazzi - ha concluso Guazzetti - vengano messi nelle condizioni di lavorare bene: solo così è possibile". Chissà se un progetto di questo genere può dare indicazioni a chi dovrà cercare di sollevare le sorti dei nostri studenti, che sulle competenze scientifiche (come indicano gli ultimi dati Pisa-Ocse) devono assolutamente lavorare in modo sistematico.
Una sperimentazione che ha prodotto davvero ottimi risultati: nei due anni di attuazione del progetto gli insegnanti hanno intatti riscontrato il maggiore interesse degli studenti attraverso un sensibile miglioramento delle loro competenze acquisite. Si è raggiunto, in pratica, il massimo risultato.
La bontà dell’iniziativa ha permesso inoltre la nascita di ben 25 musei in rete, oltre che l’avvio di una serie di laboratori specifici su diverse tematiche che vanno dalla biodiversità alla botanica e all'energia.
Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo - ha affermato: "Non vogliamo ragazzi annoiati che passano passivamente le loro giornate davanti alla tv e ai videogiochi. Vogliamo ragazzi brillanti e interessati alla scuola: il progetto ha smentito l'immaginario collettivo che indica gli insegnanti come persone demotivate". E anche degli studenti disinteressati alla scienza, "ma è necessario che i ragazzi - ha concluso Guazzetti - vengano messi nelle condizioni di lavorare bene: solo così è possibile". Chissà se un progetto di questo genere può dare indicazioni a chi dovrà cercare di sollevare le sorti dei nostri studenti, che sulle competenze scientifiche (come indicano gli ultimi dati Pisa-Ocse) devono assolutamente lavorare in modo sistematico.
Nessun commento:
Posta un commento