giovedì 8 maggio 2008

Studenti "fuori quota" - Indagine del Ministero



Su La Repubblica.it del 7 maggio, Salvo Intravaia, espone i dati di una ricerca effettuata dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il Ministero ha diffuso un dato preoccupante emerso da uno studio sui ragazzi frequentanti le scuole superiori: troppi ragazzi si fermano già alle medie. Sono 650mila i ragazzi in ritardo e in un triennio costano 8 miliardi. I cosiddetti "fuori quota" sono 130mila e hanno più di vent'anni. "A quell'età potrebbero essere già laureati ma stazionano ancora a scuola. Sono i "nonnetti" degli istituti superiori italiani, in ritardo rispetto alla normale tabella di marcia di 2 o più anni. La maggior parte delle volte sono ragazzi che hanno ripetuto diverse volte la stessa classe. In 33 mila hanno già compiuto vent'anni e quasi 100 mila si trovano ancora tra i banchi a 21 anni e oltre. Ma il ritardo non è stato accumulato soltanto nelle scuole superiori, molti hanno avuto problemi già alle elementari e alle medie. Tecnicamente, per il ministero sono "in ritardo" rispetto all'età anagrafica. E man mano che si procede verso il quinto anno delle superiori gli studenti "regolari" calano vistosamente. Le carriere degli studenti che fanno fatica a seguire il passo dei compagni "regolari" sono costellate da più di una bocciatura e in tanti a 21/22 anni si trovano ancora alle prese con la conquista del diploma. Altri hanno accumulato qualche anno di ritardo perché si sono dapprima ritirati per rientrare nel circuito scolastico dopo una "pausa di riflessione". L'articolo continua riportando le cifre di questo fenomeno: "In base alle percentuali fornite dal ministero della Pubblica istruzione, oltre 250 mila studenti delle superiori sono in ritardo di 2 o più anni: uno studente su 10. E oltre 400 mila ragazzi sono in ritardo di un solo anno." Il dossier del Ministero riporta i dati relativi all'anno scolastico 2006/2007 e costituisce una delle analisi sulla dispersione scolastica più completa e aggiornata. Al primo anno delle superiori gli studenti in regola sono poco meno di 74 su cento e procedendo verso l'ultimo anno, il quinto, la percentuale scende fino ad arrivare al 68,5 per cento. Il record spetta agli istituti professionali dove la percentuale di studenti in ritardo di 2 o più anni si aggira attorno al 20 per cento in tutte le classi. Sono i licei a fare registrare i tassi di irregolarità più bassi. I meno fortunati incontrano i primi ostacoli alla scuola elementare e alla media, dove 22 mila ragazzini di 15, 16 e 17 anni non si sono ancora diplomati. I dati appena pubblicati da viale Trastevere, oltre a mettere in evidenza come la scuola in molti casi non riesce a seguire tutti, consentono anche di aggiornare il costo della dispersione scolastica in Italia. Se, infatti, uno studente del superiore costa 7.666 euro l'anno e sono 650 mila coloro che hanno accumulato un ritardo (di uno, due o più anni) in un triennio la scuola italiana brucia qualcosa come 8 miliardi di euro".

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