E' online una nuova rivista quadrimestrale gratuita di Filosofia. Si chiama Sophias ed è diretta da Chiara Colombo. Questo é il link per l'accesso: http://www.ilmondodisofia.it/ .
Nel numero 0 della rivista, c'è un intervento di Massimo Cacciari dal titolo "Fare", un intervento di Alessandro Ghisalberti, "L'abisso in Sant'Agostino" ed uno di Massimo Marassi, "Il concetto di campo e la storia dei problemi".
Tra le diverse rubriche, quella curata da Pietro Giordanetti pubblica e pubblicherà, ad ogni numero, alcuni commenti ed esegesi della "Critica alla ragion pura" di Kant.
Nel numero 0, troviamo poi un'intervista a Carlo Sini in cui lo studioso racconta quali sono stati i suoi "maestri" e quale percorso di studio lo ha portato verso il pragmatismo e Charles S. Peirce. Passa poi a parlare di uno dei suoi concetti fondamentali che é quello di "pratica filosofica", che Sini afferma essere la cosa "più importante nella quale [si é] imbattuto ed è sicuramente una conseguenza del concetto di abito in Peirce. È semplicemente un’estensione, una riflessione su questo tema".
La chiusura di questo numero-prova é affidata ad alcune poesie filosofiche di Umberto Eco.
Riporto quella dedicata a F. Hegel:
Hegel Giorgio Federico
è un buffon che non vi dico.
Ei decide là per là
di abolir l’identità
quindi fonda i presupposti
di una scienza degli opposti,
tesi e antitesi contrae
e una sintesi ne trae,
risultato in fede mia
da Fenomenologia.
Poi considera il reale
tutto quanto razionale
né la cosa è assai diversa
se li vede viceversa.
Posto dunque tutto il mondo
come anelito profondo
dello Spirito che va
e mediandosi si fa,
la sua storia ogni or si bea
delle astuzie dell’Idea,
e mediandosi nell’arte,
poi mettendola da parte,
via pei limbi della fede
che ogni mito si concede,
la Ragion pervien via via
sino alla filosofia,
scomponendo in un problema
ogni limpido sistema,
quasi tutti dissolvendo
superando e risolvendo,
ecco compie in un momento
il final superamento
e sprezzando ogni riguardo
giunge infine al suo traguardo,
vale a dire - e ve lo dico -
Hegel Giorgio Federico,
dopo il quale non si sa
che sistema vi sarà.
è un buffon che non vi dico.
Ei decide là per là
di abolir l’identità
quindi fonda i presupposti
di una scienza degli opposti,
tesi e antitesi contrae
e una sintesi ne trae,
risultato in fede mia
da Fenomenologia.
Poi considera il reale
tutto quanto razionale
né la cosa è assai diversa
se li vede viceversa.
Posto dunque tutto il mondo
come anelito profondo
dello Spirito che va
e mediandosi si fa,
la sua storia ogni or si bea
delle astuzie dell’Idea,
e mediandosi nell’arte,
poi mettendola da parte,
via pei limbi della fede
che ogni mito si concede,
la Ragion pervien via via
sino alla filosofia,
scomponendo in un problema
ogni limpido sistema,
quasi tutti dissolvendo
superando e risolvendo,
ecco compie in un momento
il final superamento
e sprezzando ogni riguardo
giunge infine al suo traguardo,
vale a dire - e ve lo dico -
Hegel Giorgio Federico,
dopo il quale non si sa
che sistema vi sarà.
Georg Friedrich Hegel
Tratto da Filosofi in libertà, in Il secondo diario minimo, Bompiani, Milano 1992.
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