Il Ventunesimo secolo é stato caratterizzato da una forte aspettativa nei confronti di un'idea di umanità capace di inaugurare una nuova stagione, rispettosa della libertà, della giustizia, dell'uguaglianza e della convivenza pacifica. Un'umanità affrancata dai risvolti modernisti di tipo ideologico e discriminatorio.
Perché si educa?
- L'educazione a difesa della singolarità
- L'educazione a difesa della mente plurale
1. Per fronteggiare l'attacco planetario delle superpotenze economiche e, ancora di più quello delle multinazionali mediatiche che hanno il compito di "plasmare" le menti secondo linguaggi, idee e conoscenze che portano ad una uniformazione ed ad un livellamento dei modelli di vita civile, sociale ed esistenziale, é necessaria una mobilitazione educativa che sappia affrontare questa situazione. Come? con una sfida educativa di portata planetaria "una sfida possibile, a patto di disseminare una sempre più elevata e capillare formazione scolastica (quale risorsa umana) equipaggiata di profondi valori culturali, sociali e civili".
Ecco che l'istruzione deve essere ricca di diversità, non di unicità, di cifre/sociali e non individuali, di cooperazione e non di competitività, di solidarietà e non di indifferenza.
2. Il traguardo dell'educazione deve essere la maturazione integrale dell'uomo (soggetto/persona). Il percorso da fare, attraversa tutta la vita della persona e va dall'infanzia alla vecchiaia. Il pericolo che si corre é che la globalizzazione culturale, generi un'umanità-massa, una persona standardizzata i cui comportamenti (affettivi, sociali, etici e cognitivi) siano forgiati dall'industria dei consumi collettivi di massa.
Da qui il richiamo all'inviolabilità, all'irriducibilità ed all'irripetibilità della Persona, che sappia salvaguardarla dal pensiero unico privo della capacità necessaria per comprendere i messaggi mediatici con un adeguato senso critico.
Per rispondere dunque alla prima domanda: Perché si educa?, possiamo dire che si educa: "per umanizzare la Persona vuoi dell'emisfero australe (i Paesi della povertà), vuoi dell'emisfero boreale (i Paesi del benessere)". (continua)
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