lunedì 7 aprile 2008

Diario di scuola - di Daniel Pennac

Daniel Pennac, noto per la serie di romanzi con protagonista Benjamin Malaussène e la sua famiglia, ha scritto un libro, edito da Feltrinelli, dal titolo "Diario di scuola". In questo libro, l'autore ci parla di scuola ed affronta il tema attraverso il punto di vista degli studenti. Non gli studenti "normali", ma quelli "asini", quelli che hanno voti bassi, con un profitto scarso. Pennac é stato uno di questi "somari" e proprio per questo ha uno sguardo privilegiato: sa esattamente come ci si sente in questa parte. Sa, perché toccato da questa sorte malvagia, quanta sofferenza ed angoscia può causare in un ragazzo. E' un viaggio a doppio binario, dalla parte degli alunni e dalla parte degli insegnanti, ruolo anche questo che l'autore conosce bene. Il libro racconta episodi autobiografici e disfunzioni dell'istituzione scolastica che si accompagnano a riflessioni sulla pedagogia e sul ruolo della famiglia.

Sicuramente anche gli studenti più brillanti avranno avvertito qualche volta nella vita, il vuoto cosmico dell’ignoranza entrare nel cervello, avranno provato la sensazione di totale incapacità di fronte alla traccia del compito di italiano, o a quella di matematica, avranno avvertito la sensazione dolorosissima, ci confida Pennac, di non potercela proprio fare. Alcuni studenti vivono questa esperienza solo alcune volte nella loro vita da studenti, altri invece se la portano dietro e ci convivono, rinchiusi nella rassegnata consapevolezza di non essere in grado di superare quello “zero” scritto in rosso sul compito di matematica. Pennac è stato uno di questi bambini. Nato in una famiglia benestante, ultimo di quattro fratelli laureati a pieni voti e figlio di professionisti, si scopre presto refrattario alla conoscenza, all’acquisizione dei concetti, alla memorizzazione. Scopre il suo senso di inadeguatezza ed impotenza, al quale cerca di sopperire con incredibili e sfacciate bugie dette alla famiglia e agli insegnanti, in una spirale da cui si esce, nella maggior parte dei casi, solo con l’abbandono scolastico. A meno di non incontrare un insegnante capace di salvarci dalla condizione di ignoranti impenitenti. In queste pagine Pennac traccia molti esempi di buoni e cattivi maestri e di asini più o meno redenti attraverso le storie vissute durante la sua attività di insegnante. Un viaggio affascinante tra i temi caldi della pedagogia, ma anche un saggio che descrive e analizza la situazione della società francese, i conflitti fra generazioni, le contestazioni dei giovani delle banlieues, con la difficoltà di integrazione. In queste pagine troviamo temi molto attuali del dibattito istituzionale della Francia contemporanea ma anche degli altri Paesi europei, argomenti che portano ad analizzare le relazioni di potere tra studenti e insegnanti e tra adolescenti e genitori. Da leggere!

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