E' polemica su "Yahoo! Answers". I ragazzi chiedono di essere aiutati, ma la risposta è una sola: "andate a studiare"
Davide Federici, su La Stampa del 17.3.2008, racconta di come i nostri ragazzi risolvono i problemi di studio. Se non sanno come fare una traduzione o non riescono a risolvere un'equazione, non serve provare a cercare le regole, ci si rivolge direttamente al "grande popolo di Internet". Ci sarà pure qualcuno che lo sa! E allora perchè perdere tempo, basta accendere il PC, digitare la domanda e, in brevissimo tempo qualcuno disposto a rispondere si trova senz'altro.
"Beata tecnologia. Dieci anni fa, quando serviva un suggerimento per un tema, una versione da copiare, un problema già risolto si chiedeva a un compagno, a un parente professore, si compravano Bignami e traduttori. Ora, anche per questo, si consulta la sfera di cristallo di Internet" Il sito magico, che risolve i problemi si chiama «Yahoo! Answer Italia» e, come molte delle idee più fortunate della rete, sembra un sito senza «padroni». Sono gli stessi utenti che danno le risposte a domande poste da altri utenti. Il giornalista si chiede: "Dove sta il divertimento?" La risposta é: "Nella classifica. Chi risponde più velocemente o in modo più esaustivo guadagna dei punti, e i migliori si guadagnano la qualifica di «answeriani doc»".
Il sito, però, nato in America, non è stato ideato per farsi fare i compiti dagli altri. Anzi, lì, copiare non va bene, è disonorevole. Ora anche da noi, un po' in sordina però, si comincia a sentire qualche lamentela. L'articolo prosegue con i post apparsi recentemente che sono di questo tenore: "«Perché Answers nel pomeriggio diventa un centro di aiuto compiti?».
Le risposte sono state sferzanti: "«A giudicare dalla qualità sintattica e grammaticale delle domande, invece di stare al computer a perdere tempo e implorare qualcun altro di lavorare per loro, dovrebbero dare una bella ripassata ai testi di lingua italiana, perché si trova un campionario di orrori che ha dell’incredibile!». «Dobbiamo smettere di rispondere a questi ragazzini. Poi ci lamentiamo se l’Italia va a rotoli...». «Se a scuola ascoltassero la lezione invece di messaggiare o fare filmini per youtube, forse Answer non sarebbe intasato da liceali che chiedono traduzioni di latino ». «Capita di vedere domande di geometria, matematica, letteratura, intere versioni di latino. Spesso sono problemi molto banali, che i ragazzi non solo non sanno risolvere, ma nemmeno hanno la voglia di guardare su un libro e cercare la regola da applicare!»" Si potrebbe pensare che siano scritti da severi professori con la paura di essere presi in giro. Forse qualche post si può attribuire ai docenti, ma non é sempre così. Ecco ad esempio che cosa scrive un ragazzo che ha scelto il soprannome di Super Mario: «Ragazzi, io mi sono stufato degli utenti che postano versioni o frasi intere senza neanche provare a farle... Non solo vorrei impedire che gli utenti mettano i loro compito da fare, ma ci sono anche certi utenti che fanno interi compiti solo per dieci punti!!!! Ci sono tanti modi x racimolare punti, e questo è il peggiore...» Peter va sul concreto, e la sua analisi è spietata: «I compiti hanno cercato di evitarli un po' tutti... Anche mio nonno ogni tanto mi racconta di aver cercato di evitare di non farli,. e penso che nel 1926 i professori fossero un po' più severi, ma ti appoggio il fatto che c'è una generale e disarmante ignoranza. Ormai gli studenti se ne sbattono di tutto, del rispetto dell'insegnante, di chi lavora. E poi da adulti si lamentano di percepire uno stipendio minimo, dovevano pensarci prima...».
Davide Federici, su La Stampa del 17.3.2008, racconta di come i nostri ragazzi risolvono i problemi di studio. Se non sanno come fare una traduzione o non riescono a risolvere un'equazione, non serve provare a cercare le regole, ci si rivolge direttamente al "grande popolo di Internet". Ci sarà pure qualcuno che lo sa! E allora perchè perdere tempo, basta accendere il PC, digitare la domanda e, in brevissimo tempo qualcuno disposto a rispondere si trova senz'altro.
"Beata tecnologia. Dieci anni fa, quando serviva un suggerimento per un tema, una versione da copiare, un problema già risolto si chiedeva a un compagno, a un parente professore, si compravano Bignami e traduttori. Ora, anche per questo, si consulta la sfera di cristallo di Internet" Il sito magico, che risolve i problemi si chiama «Yahoo! Answer Italia» e, come molte delle idee più fortunate della rete, sembra un sito senza «padroni». Sono gli stessi utenti che danno le risposte a domande poste da altri utenti. Il giornalista si chiede: "Dove sta il divertimento?" La risposta é: "Nella classifica. Chi risponde più velocemente o in modo più esaustivo guadagna dei punti, e i migliori si guadagnano la qualifica di «answeriani doc»".
Il sito, però, nato in America, non è stato ideato per farsi fare i compiti dagli altri. Anzi, lì, copiare non va bene, è disonorevole. Ora anche da noi, un po' in sordina però, si comincia a sentire qualche lamentela. L'articolo prosegue con i post apparsi recentemente che sono di questo tenore: "«Perché Answers nel pomeriggio diventa un centro di aiuto compiti?».
Le risposte sono state sferzanti: "«A giudicare dalla qualità sintattica e grammaticale delle domande, invece di stare al computer a perdere tempo e implorare qualcun altro di lavorare per loro, dovrebbero dare una bella ripassata ai testi di lingua italiana, perché si trova un campionario di orrori che ha dell’incredibile!». «Dobbiamo smettere di rispondere a questi ragazzini. Poi ci lamentiamo se l’Italia va a rotoli...». «Se a scuola ascoltassero la lezione invece di messaggiare o fare filmini per youtube, forse Answer non sarebbe intasato da liceali che chiedono traduzioni di latino ». «Capita di vedere domande di geometria, matematica, letteratura, intere versioni di latino. Spesso sono problemi molto banali, che i ragazzi non solo non sanno risolvere, ma nemmeno hanno la voglia di guardare su un libro e cercare la regola da applicare!»" Si potrebbe pensare che siano scritti da severi professori con la paura di essere presi in giro. Forse qualche post si può attribuire ai docenti, ma non é sempre così. Ecco ad esempio che cosa scrive un ragazzo che ha scelto il soprannome di Super Mario: «Ragazzi, io mi sono stufato degli utenti che postano versioni o frasi intere senza neanche provare a farle... Non solo vorrei impedire che gli utenti mettano i loro compito da fare, ma ci sono anche certi utenti che fanno interi compiti solo per dieci punti!!!! Ci sono tanti modi x racimolare punti, e questo è il peggiore...» Peter va sul concreto, e la sua analisi è spietata: «I compiti hanno cercato di evitarli un po' tutti... Anche mio nonno ogni tanto mi racconta di aver cercato di evitare di non farli,. e penso che nel 1926 i professori fossero un po' più severi, ma ti appoggio il fatto che c'è una generale e disarmante ignoranza. Ormai gli studenti se ne sbattono di tutto, del rispetto dell'insegnante, di chi lavora. E poi da adulti si lamentano di percepire uno stipendio minimo, dovevano pensarci prima...».
SENZA SFORZO E SENZA IMPEGNO!
Ma chi insegna ai nostri studenti che la scuola é fatta anche di impegno e di tempo speso sui libri? A scuola non si può solo pensare a "socializzare", certo anche questo è uno dei compiti della scuola, ma non può essere il solo!
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