mercoledì 16 luglio 2008

Vademecum della non collaborazione

Dalla Rete docenti e Ata precari di Venezia, ecco il

VADEMECUM della non collaborazione

Diamo inizio alla protesta precaria.
La manovra economica del governo, con tagli straordinari agli organici dei docenti e ATA nel triennio 2009-2012, porterà, con l’aumento degli alunni per classe, con la riduzione di orari e servizi di istruzione, ad un vero e proprio smantellamento della scuola pubblica.
Le 25.000 assunzioni di docenti e 7.000 Ata autorizzate in questi giorni, che non coprono neppure il numero del personale che se ne andrà in pensione dal 1 settembre, saranno le ultime per moltissimi anni.
PER MOLTI DI NOI QUINDI L’ANNO PROSSIMO SARA’ L’ULTIMO ANNO DI LAVORO NELLA SCUOLA.
INFATTI, ALMENO PER IL MOMENTO - NON SARA’ LICENZIATO NESSUNO del personale a tempo indeterminato, SEMPLICEMENTE, SE NON BLOCCHEREMO/CANCELLEREMO LE MANOVRE IN ATTO, NON ASSUMERANNO PIU’ NOI PRECARI ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO SEGUENTE, NOI NON ESISTIAMO, E PER NOI NON C’E’ ALCUN AMMORTIZZATORE SOCIALE.
SE NON ORA QUANDO?
Se i precari della scuola non trovano visibilità, non si danno forme di auto-organizzazione e di lotta ORA, da qui a tutto il prossimo a.s., il loro destino è segnato: saranno espulsi definitivamente, anche dopo quindici o venti anni di servizio, oppure retrocessi a una precarietà ancora più profonda, fatta di “contratti a prestazione d’opera” o di “praticantato”, stipulati direttamente con il Dirigente scolastico e indipendentemente da qualsiasi graduatoria pubblica trasparente.
Gli scioperi, che pur saranno necessari, non potranno essere la sola forma di lotta possibile, ce ne sono anche altre, che costano di meno e sono pure efficaci.
Vendiamo cara la nostra pelle.
Dobbiamo trovare, anche con azioni eclatanti, momenti di visibilità per denunciare lo sfruttamento e la discriminazione dei precari.
BOICOTTAGGIO DEGLI SCRUTINI DEI SOSPESI DAL GIUDIZIO (i rimandati): decine di migliaia di docenti precari sono stati licenziati il 30 giugno, con la prospettiva di non lavorare più nella scuola, e l’Amministrazione protenderebbe di riassumerli a giornata per fare esami di riparazione e scrutini a fine agosto; I GENITORI DEVONO SAPERE CHE I LORO FIGLI NON SARANNO GIUDICATI DAI LORO INSEGNANTI.
Ai Collegi docenti d’inizio d’anno aprire una campagna per convincere i docenti di ruolo a non accettare spezzoni orari come straordinario: sono ore di lavoro portate via ai precari ed è controproducente per tutti, non si può accettare il cottimo per aver uno stipendio decente.
Organizziamo banchetti informativi sulla questione precariato/precarizzazione e sulla rivendicazione di REDDITO, DIRITTI E DIGNITA’ per i precari davanti alle scuole e nelle piazze.
Esercitiamo una pressione politica nei confronti dei parlamentari dei collegi elettorali di appartenenza, affinché presentino in Parlamento interrogazioni sulla vergognosa condizione dei precari della scuola e sul loro futuro occupazionale.
Assoluta non collaborazione dei precari: niente attività che non rientrano nel mansionario per il personale ATA, niente gite scolastiche, visite d’istruzione, attività extra non obbligatorie, niente supplenze “tappabuchi”, rifiuto di accettare gruppi di alunni di classi smembrate per assenza docente, come ospiti in classe – visto che non si chiamano più supplenti e non ci sono più ore a disposizione essendo le cattedre tutte ricondotte a 18 h -, non accettare eventuali funzioni aggiuntive come commissioni, coordinatore e segretario verbalizzatore nei consigli di classe, non accettare un’ora in più a quelle stabilite dal contratto, rendendosi indisponibile a supplenze, attenersi strettamente alla didattica essenziale e necessaria intra aula e astenersi invece sistematicamente da quella extra aula, RENDERE PUBBLICHE IN OGNI OCCASIONE E IN OGNI SEDE UFFICIALE POSSIBILE QUESTE PRESE DI POSIZIONI E LE SUE MOTIVAZIONI, soprattutto nei consigli di classe aperti ai genitori.
CONTINUARE NELLA PASSIONE DELL’INSEGNARE, MA DEPORRE ASSOLUTAMENTE I PANNI DEL MISSIONARIO PER RICONOSCERSI ADDOSSO MATERIALMENTE QUELLI DELLO SFRUTTATO.
Dal primo giorno di scuola i supplenti si presenteranno in classe, nei collegi docenti, negli OO.CC. e ai colloqui con i genitori, con la coccarda “precario sfruttato”, aprendo la campagna a uguale lavoro uguale diritti, a ricordare a tutti che l’Amministrazione risparmia, con lo sfruttamento dei supplenti (tra stipendi estivi mancanti, progressione di carriera inesistente, ritardi nelle nomine, ecc.), mediamente in un anno ben 8.000 € per addetto rispetto al personale di ruolo, pur essendo la prestazione professionale la medesima.
Organizziamo performance della protesta creativa: manifestazioni in cui i precari si travestono da lavavetri ai semafori, a segnalare il futuro occupazionale incerto per migliaia di persone e le loro famiglie. La ministra Gelmini, di fronte a decine di migliaia di insegnanti precari futuri disoccupati sproloquia sulle ipotesi di offrire a “una parte di queste persone (…) un’opportunità di lavoro (nel turismo) in un contesto di rilancio del sistema Paese”.
SBEFFEGGIAMOLA!
Organizziamo performance di protesta nelle città d’arte: ad esempio conferenze stampa di docenti precari vestiti da guide turistiche, da gondolieri in Piazza San Marco a Venezia o da gladiatori davanti al Colosseo a Roma.
RETE ORGANIZZATA DEI DOCENTI E ATA PRECARI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

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