lunedì 21 luglio 2008

Testamento biologico: il modulo per la dichiarazione

Aspettando una legge sul ‘testamento biologico’, che ne regoli compiutamente l’istituzione, ogni cittadino può esprimere la propria volontà anticipata mettendo per iscritto una dichiarazione di rifiuto all’accanimento terapeutico in caso di malattia o di lesione traumatica irreversibile e invalidante. Tali dichiarazioni non saranno vincolanti sotto il profilo giuridico per il medico, ma nel caso fossero disattese obbligheranno il curante a renderne conto alla persona indicata nel documento quale garante dell’attuazione delle volontà. La dichiarazione, con il modulo messo a punto dalla Fondazione Umberto Veronesi, deve essere compilata di proprio pugno in tre copie: una per l'interessato, una da consegnare a un fiduciario, che può essere un parente, un amico, un conoscente, una da depositare dal notaio o dal legale di fiducia. Nel testamento biologico vanno indicati i dati anagrafici del soggetto e del rappresentante fiduciario nominato dall’interessato. Le volontà espresse potranno essere revocate o modificate in ogni momento con successiva/e dichiarazione/i.

Per saperne di più sugli aspetti giuridici, ecco un link per accedere al volume della Fondazione Veronesi sul testamento biologico in cui sono riportate le riflessioni di dieci giuristi sul tema.

mercoledì 16 luglio 2008

Vademecum della non collaborazione

Dalla Rete docenti e Ata precari di Venezia, ecco il

VADEMECUM della non collaborazione

Diamo inizio alla protesta precaria.
La manovra economica del governo, con tagli straordinari agli organici dei docenti e ATA nel triennio 2009-2012, porterà, con l’aumento degli alunni per classe, con la riduzione di orari e servizi di istruzione, ad un vero e proprio smantellamento della scuola pubblica.
Le 25.000 assunzioni di docenti e 7.000 Ata autorizzate in questi giorni, che non coprono neppure il numero del personale che se ne andrà in pensione dal 1 settembre, saranno le ultime per moltissimi anni.
PER MOLTI DI NOI QUINDI L’ANNO PROSSIMO SARA’ L’ULTIMO ANNO DI LAVORO NELLA SCUOLA.
INFATTI, ALMENO PER IL MOMENTO - NON SARA’ LICENZIATO NESSUNO del personale a tempo indeterminato, SEMPLICEMENTE, SE NON BLOCCHEREMO/CANCELLEREMO LE MANOVRE IN ATTO, NON ASSUMERANNO PIU’ NOI PRECARI ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO SEGUENTE, NOI NON ESISTIAMO, E PER NOI NON C’E’ ALCUN AMMORTIZZATORE SOCIALE.
SE NON ORA QUANDO?
Se i precari della scuola non trovano visibilità, non si danno forme di auto-organizzazione e di lotta ORA, da qui a tutto il prossimo a.s., il loro destino è segnato: saranno espulsi definitivamente, anche dopo quindici o venti anni di servizio, oppure retrocessi a una precarietà ancora più profonda, fatta di “contratti a prestazione d’opera” o di “praticantato”, stipulati direttamente con il Dirigente scolastico e indipendentemente da qualsiasi graduatoria pubblica trasparente.
Gli scioperi, che pur saranno necessari, non potranno essere la sola forma di lotta possibile, ce ne sono anche altre, che costano di meno e sono pure efficaci.
Vendiamo cara la nostra pelle.
Dobbiamo trovare, anche con azioni eclatanti, momenti di visibilità per denunciare lo sfruttamento e la discriminazione dei precari.
BOICOTTAGGIO DEGLI SCRUTINI DEI SOSPESI DAL GIUDIZIO (i rimandati): decine di migliaia di docenti precari sono stati licenziati il 30 giugno, con la prospettiva di non lavorare più nella scuola, e l’Amministrazione protenderebbe di riassumerli a giornata per fare esami di riparazione e scrutini a fine agosto; I GENITORI DEVONO SAPERE CHE I LORO FIGLI NON SARANNO GIUDICATI DAI LORO INSEGNANTI.
Ai Collegi docenti d’inizio d’anno aprire una campagna per convincere i docenti di ruolo a non accettare spezzoni orari come straordinario: sono ore di lavoro portate via ai precari ed è controproducente per tutti, non si può accettare il cottimo per aver uno stipendio decente.
Organizziamo banchetti informativi sulla questione precariato/precarizzazione e sulla rivendicazione di REDDITO, DIRITTI E DIGNITA’ per i precari davanti alle scuole e nelle piazze.
Esercitiamo una pressione politica nei confronti dei parlamentari dei collegi elettorali di appartenenza, affinché presentino in Parlamento interrogazioni sulla vergognosa condizione dei precari della scuola e sul loro futuro occupazionale.
Assoluta non collaborazione dei precari: niente attività che non rientrano nel mansionario per il personale ATA, niente gite scolastiche, visite d’istruzione, attività extra non obbligatorie, niente supplenze “tappabuchi”, rifiuto di accettare gruppi di alunni di classi smembrate per assenza docente, come ospiti in classe – visto che non si chiamano più supplenti e non ci sono più ore a disposizione essendo le cattedre tutte ricondotte a 18 h -, non accettare eventuali funzioni aggiuntive come commissioni, coordinatore e segretario verbalizzatore nei consigli di classe, non accettare un’ora in più a quelle stabilite dal contratto, rendendosi indisponibile a supplenze, attenersi strettamente alla didattica essenziale e necessaria intra aula e astenersi invece sistematicamente da quella extra aula, RENDERE PUBBLICHE IN OGNI OCCASIONE E IN OGNI SEDE UFFICIALE POSSIBILE QUESTE PRESE DI POSIZIONI E LE SUE MOTIVAZIONI, soprattutto nei consigli di classe aperti ai genitori.
CONTINUARE NELLA PASSIONE DELL’INSEGNARE, MA DEPORRE ASSOLUTAMENTE I PANNI DEL MISSIONARIO PER RICONOSCERSI ADDOSSO MATERIALMENTE QUELLI DELLO SFRUTTATO.
Dal primo giorno di scuola i supplenti si presenteranno in classe, nei collegi docenti, negli OO.CC. e ai colloqui con i genitori, con la coccarda “precario sfruttato”, aprendo la campagna a uguale lavoro uguale diritti, a ricordare a tutti che l’Amministrazione risparmia, con lo sfruttamento dei supplenti (tra stipendi estivi mancanti, progressione di carriera inesistente, ritardi nelle nomine, ecc.), mediamente in un anno ben 8.000 € per addetto rispetto al personale di ruolo, pur essendo la prestazione professionale la medesima.
Organizziamo performance della protesta creativa: manifestazioni in cui i precari si travestono da lavavetri ai semafori, a segnalare il futuro occupazionale incerto per migliaia di persone e le loro famiglie. La ministra Gelmini, di fronte a decine di migliaia di insegnanti precari futuri disoccupati sproloquia sulle ipotesi di offrire a “una parte di queste persone (…) un’opportunità di lavoro (nel turismo) in un contesto di rilancio del sistema Paese”.
SBEFFEGGIAMOLA!
Organizziamo performance di protesta nelle città d’arte: ad esempio conferenze stampa di docenti precari vestiti da guide turistiche, da gondolieri in Piazza San Marco a Venezia o da gladiatori davanti al Colosseo a Roma.
RETE ORGANIZZATA DEI DOCENTI E ATA PRECARI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

Precari Veneto: un autunno... di protesta!

Da La Tecnica della Scuola del 15/07/2008, un articolo che elenca tutte le iniziative che i precari della scuola del Veneto intendono mettere in atto a partire dal nuovo anno scolastico. Tutte queste forma di protesta hanno lo scopo di dimostrare quanto siano importanti i precari per il buon funzionamento della scuola. Senza l'impegno quotidiano di migliaia di insegnanti precari, dimenticati e "abbandonati" dal Governo all'interno di Graduatorie che mai si esauriranno e dopo anni di sacrifici e di promese non mantenute, la scuola si troverà davanti a grosse difficoltà.


La proposta è quella di bloccare tutte le attività aggiuntive e o comunque extra-aula. E non mancheranno manifestazioni "colorate": precari vestiti da gladiatori davanti al Colosseo o con la coccarda "precario sfruttato" nelle riunioni ufficiali.
Si fa sempre più aspra la protesta del personale precario della scuola.
E’ di queste ore la notizia che la Rete organizzata dei docenti e Ata precari della provincia di Venezia sta già organizzando per il prossimo anno scolastico un vero e proprio “sciopero bianco” che - se dovesse prendere piede - potrebbe mettere in seria difficoltà molte scuole d’Italia.
Le indicazioni sono contenute in “Vademecum della non collaborazione” che in pochissimo tempo si è diffuso in Internet.
La prima forma di protesta riguarda gli scrutini degli alunni che devono colmare debiti formativi: i precari veneti non ci stanno ad essere riassunti solo per un paio di giorni, il tempo strettamente necessario per partecipare agli scrutini e ne propongono il boicottaggio.
La parola d’ordine è “assoluta non collaborazione dei precari”.
In pratica: niente attività che non rientrano nel mansionario per il personale ATA, niente gite scolastiche, visite d’istruzione, attività extra non obbligatorie, niente supplenze “tappabuchi”, niente funzioni aggiuntive (commissioni, coordinatore e segretario verbalizzatore nei consigli di classe).
I precari veneti sono del tutto intransigenti: neppure un’ora in più rispetto a quelle stabilite dal contratto e indisponibilità a supplenze ulteriori.
E poi ci saranno forme di protesta creative e situazioniste: presentarsi in classe, nei collegi docenti e ai colloqui con i genitori, con la coccarda
“precario sfruttato”.
Saranno organizzate anche manifestazioni con precari travestiti da lavavetri ai semafori, a segnalare - afferma la Rete veneta -
il futuro occupazionale incerto per migliaia di persone e le loro famiglie”.
E, per ribattere al Ministro che ha annunciato che chiederà al Ministero dei Beni culturali di offrire opportunità di lavoro ai docenti precari, la Rete intende organizzare performance di protesta nelle città d’arte (conferenze stampa di docenti precari vestiti da guide turistiche, da gondolieri in Piazza San Marco a Venezia o da gladiatori davanti al Colosseo a Roma).
Il prossimo autunno – insomma - sarà non solo caldo ma anche molto colorato.

martedì 15 luglio 2008

Precari a vita!



Il taglio delle cattedre e lo stop al turn over provocherà il blocco dell'immissione in ruolo di migliaia di docenti che resteranno tali per sempre.
Il governo Prodi, nel suo piano triennale, prevedeva l’immissione in ruolo di 150 mila precari. Il decreto Tremonti che prevede un taglio di circa 100 mila docenti, va a incidere pesantemente anche su quelle previsioni. Venerdì a Roma i C.I.P. - Comitati Insegnanti Precari, associazione nazionale - hanno organizzato assieme ad altre associazioni un incontro nazionale che ha posto al centro non solo la questione del precariato, ma anche la necessità di unire le forze per orientarle contro il progressivo disimpegno strategico ed economico proposto dalla maggioranza. Parlando di "precario" si usa un termine generico: nell’attuale anno scolastico a questo titolo -tra docenti e Ata- sono state reclutate 150.000 persone. A questi va aggiunto la schiera senza nome di docenti che ogni anno vengono chiamati per brevi periodi. Considerando il decreto economico, le 25 mila immissioni in ruolo, il cui decreto é uscito in questi giorni, potrebbero essere le ultime, se il Governo durasse in carica 5 anni e si verificassero le condizioni di attuabilità dei tagli stabiliti. Le circa 100mila cattedre destinate a sparire in tre anni saranno in gran parte compensate dai pensionamenti. Infatti dal 2009 alcuni variabili previste: incremento del rapporto alunni-docente, modifica dell’organico della scuola primaria con il ritorno al maestro unico, riduzione dell’orario settimanale nei tecnici e nei professionali, per non parlare dell’ipotizzata riduzione delle discipline e delle ore relative, causeranno un allontanamento dalla scuola pari al numero dei pensionati. Le graduatorie ministeriali saranno pertanto immobilizzate fino alla sostituzione con le nuove liste di reclutamento, mentre quelle ad esaurimento saranno usate solo per le supplenze. È probabile che agli abilitati vecchi e nuovi dal 2012 venga destinato un albo regionale, da cui le singole scuole potrebbero chiamare i docenti, con probabile assorbimento delle graduatorie preesistenti. Come rispondere a questo attacco non solo al ricambio generazionale all’interno della scuola, ma all’esigibilità dei diritti di quanti , e sono moltissimi, hanno permesso alla scuola di funzionare, accettando situazioni di continua mobilità, sospensione degli stipendi, precariato lavorativo ed esistenziale, considerando incertezza e lentezza delle nomine? La preoccupazione è stata testimoniata dalla grande partecipazione all’incontro dei Comitati dei precari in cui, oltre che delle disposizioni contenute nel decreto 112, si è discusso di autogoverno delle istituzioni scolastiche e stato giuridico dei docenti, di tagli alla scuola statale e finanziamenti alla privata e di graduatorie. L’assemblea ha espresso una forte volontà di mobilitazione comune nella rivendicazione dei diritti acquisiti, nonché contro la proposta del centro destra di attribuire ulteriori poteri ai dirigenti scolastici nel reclutamento dei docenti. La volontà di azione comune dei precari della scuola che promettono azioni forti, sottolinea l’emergenza istruzione minacciata dalla manovra di Tremonti.
Da l'Unità del 13/07/2008

lunedì 14 luglio 2008

Contingenti assunzioni 2008 provincia Venezia

Ecco il link dove trovare tutti i contingenti delle immissioni in ruolo della provincia di Venezia (anno 2008):
http://www.gildavenezia.it/

Per la Scuola secondaria, suddiviso per classi di concorso, questo il link specfico:

http://www.gildavenezia.it/csa/documenti/2008/Contingenti_ruolo_VE_classe-concorso_superiore-cdc.pdf

Non abbandoniamo i nostri cani!



I cani non sono "i nostri cani" fino a luglio/agosto.
Hanno il diritto di vivere con noi
"anche"
in estate
e noi abbiamo il dovere di occuparci di loro
"anche"
in estate.
Non abbandoniamoli!

domenica 13 luglio 2008

giovedì 10 luglio 2008

Immissioni in ruolo 2008




E' stato emanato in data odierna il decreto n. 61, contenente le DISPOSIZIONI SULLE ASSUNZIONI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO PER IL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO E A.T.A. anno scolastico 2008/2009.
Il link per leggerlo:

http://www.gildains.it/precari/2008/reclutamento/DM61_100708_assunzioni_200809.pdf

A questo link la Distribuzione per provincia, regione e ordine scuola del contingente di 25.000 nomine per l'a.s. 2008/09 - Personale docente ed educativo:

http://www.gildains.it/precari/2008/reclutamento/contingente_docenti_ped_200809.pdf

mercoledì 9 luglio 2008

Immissioni in ruolo 2008




Dal sito della Gilda di Venezia, il resoconto dell'incontro tra le Organizzazioni sindacali e i rappresentanti del MIUR.
L'incontro si è tenuto il 9 luglio 2008:

colleghi,
Oltre agli allegati A
(
istruzioni operative docenti) e B (istruzioni operative ATA) con le istruzioni operative sulle immissioni in ruolo per l’A.S. 2008/09 che vi ho appena inviato, vi aggiungo quanto dichiarato dal Direttore Dott. Chiappetta :

le nomine a tempo indeterminato, che riguardano il personale già assunto in ruolo in altra classe di concorso o ordine di scuola si effettuano nella classe di partenza del docente e non in quella d’arrivo, come l’anno precedente, cioè lo scorrimento quest’anno è verso il basso e non verso l’alto;
per le classi di concorso A043 e A033 non si effettueranno le immissioni in ruolo nella misura del 48% dei posti disponibili come per le altre classi di concorso, ma si faranno le nomine in maniera ridotta.
per la A043 si immetterà in ruolo la metà del contingente, cioè del 48% (esempio : su 6 mila posti ne faranno 1500).
Per la A033 un terzo del medesimo contingente.
Tutto ciò per effetto dell’applicazione della riforma Moratti nell’A.S. 2009/10, per effetto della quale la A043 avrà 2 classi con 9 ore ciascuna e la A033 2 ore per classe. Di conseguenza si avrà la saturazione dei posti e soprannumero dei Docenti;
i posti che avanzano dalle suddette classi di concorso invece verranno distribuiti alle lingue straniere nella scuola media, che, sempre per effetto della riforma Moratti, diventeranno obbligatorie. La percentuale del contingente per l’inglese passerà dal 48% al 58%, mentre per la seconda lingua comunitaria sarà del 100%. Se ancora avanzassero dei posti verranno distribuiti al Sostegno nella misura del 66,5%;
per le classi di concorso con un unico posto, non ci saranno immissioni in ruolo. Se avanzassero comunque dei posti da altre classi di concorso, l’U.S.P. potrà decidere se assegnare ad una classe di concorso con posto unico tale immissione in ruolo, verificando comunque che nei 3 anni successivi non ci sarà saturazione;
ultima novità riguarda le assunzioni a favore del personale avente titolo alla riserva dei posti iscritto nelle graduatorie ad esaurimento. A questo proposito il Ministero ha deciso di tener conto della sentenza della Corte di Cassazione sezione Lavoro, numero 19030 dell’11 settembre 2007, per cui il riservista appartenente a qualsiasi fascia, avrebbe diritto all’immissioni in ruolo.
Dimenticavo un ultimo punto : i posti già assegnati per l’A.S. 2007/08 agli aspiranti inseriti con riserva in attesa del conseguimento del titolo di specializzazione sul sostegno o dell’abilitazione all’insegnamento (D.M. 21, D.M. 85) verranno recuperati e ridistribuiti ai docenti aventi diritto per aver conseguito il titolo.
I contingenti delle immissioni in ruolo per classi di concorso, ordine di scuola per regione e provincia ci verranno inviati probabilmente entro domani e vi saranno trasmessi immediatamente.
Naturalmente la Gilda ha dichiarato ancora una volta di non condividere le scelte operate dal Ministero, come già detto nel precedente comunicato.

Roma, 9 luglio 2008
La delegazione trattante
Maria D. Di Patre Franco Capacchione

Esame di Stato 2008: compensi Presidenti e Commissari

Di seguito il link con la Tabella dei compensi per i Presidenti e i Commissari dell'Esame di Stato 2008.

Tale Tabella é inserita nel decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 24/05/2007, confermato dalla Nota ministeriale N. 7054 del 2 luglio 2007.

Il Ministero, pur confermando le disposizioni dei summenzionati riferimenti normativi, ha invitato le OO.SS. a inviare al MIUR proposte, note scritte, ipotesi di adeguamento dei compensi con stima dei costi per l'anno scolastico 2008/09 entro il mese di luglio.

http://www.gildains.it/esamistato/200607/dm240507_compensi_esami.pdf

martedì 8 luglio 2008

I precari ai politici: lettera aperta



I precari aderenti al Forum dei precari della scuola hanno inviato una lettera aperta ai politici.

Ecco il link per leggerla:


http://www.gildavenezia.it/